Crissy Field oggi
Bambini che giocano sul bagnasciuga, cani che corrono liberi, famiglie che si godono il relax sulle sponde della Baia di San Francisco. Questo è molto altro in questo parco nazionale, luogo perfetto in cui ammirare il Golden Gate Alcatraz, lasciarsi cullare dalla vista delle barche a vela ma anche bersi un bel caffè nel Warming Hut Cafè. A Crissy Field tutti possono trovare momenti di gioia: le famiglie che vogliono farsi un bel pic nic, gli amanti del kitesurf e quelli delle due ruote. Veramente è molto difficile immaginare che questa meraviglia, una volta, fosse una pista di decollo e una base militare.
Oggi qui c’è un’area per pic nic e una serie di sentieri che collegano al Golde Gate Bridge e a Fort Point. Spiagge e dune fanno da cornice e da casa per molte specie animali, come le paludi che, risanate, ora ospitano una ventina di specie di pesci e almeno un centinaio di specie di uccelli. Lungo e attorno la palude è stata realizzata una strada pedonale per poter passeggiare in mezzo alla fauna selvatica. Qui si trova anche il Crissy Field Center, un centro di educazione ambientale rivolta ai più giovani.
Crissy Field Una volta
Crissy Field è un ex aeroporto militare che, oggi, per fortuna si è trasformato in un parco all’interno della Golden Gate Recreation Area. Ma una volta era parte del Presidio e lo è stato fino al 1974 quando venne chiuso il campo di volo. Moltissimi lavori di bonifica sono stati fatti in quest’area in cui, proprio a causa delle precedenti attività militari, erano presenti materiali pericolosi. Ma con l’istituzione del Parco Nazionale, Crissy Field è stato totalmente ripulito.
L’area di Crissy Field si trova su quella che anche anticamente era una palude, abitata dalla tribù di nativi Ohlone. Questi indiani si insediarono qui per la ricchezza di molluschi e pesce. Successivamente arrivarono qui gli spagnoli che diedero alla zona il nome di El Presidio e cominciarono ad usarla come area di pascolo e di agricoltura. Furono poi i militari americani a prendere possesso di questa zona riempiendo le paludi e facendone un aeroporto.
Lavori di restauro
Crissy Field deve, in parte, la sua rinascita è la possibilità di essere divenuta un’area a disposizione delle persone, al gruppo di architetti del paesaggio della Hargreaves Associates. Questi architetti hanno avuto l’idea di dare al restauro dell’area un approccio assolutamente ecologico. Era infatti necessario tenere conto del sistema naturale ancora presente, dando vita a qualcosa che fosse paesaggisticamente sostenibile. Durante le fasi del progetto, gli architetti non hanno però lavorato su una torre d’avorio ma, anzi, hanno indetto pubbliche assemblee per relazionarsi con la comunità locale.
Un progetto che ha ridato anche il senso profondo di appartenere ad una comunità. Perché se è vero che per molti aspetti tecnici particolarmente delicati, come la rimozione di materiali pericolosi e il monitoraggio della palude, sono intervenuti dei professionisti, per altri aspetti c’è stata una enorme partecipazione di volontari. Basti pensare che oltre tremila persone, compresi bambini delle elementari, hanno dedicato moltissime ore per piantare 100mila piante di ben 73 diverse specie autoctone.